domenica 28 agosto 2011

MOVIES 2011 #2 - Kung Fu Panda 2

KUNG FU PANDA 2, di Jennifer Yuh

USCITA: 24 Agosto 2011


Tre mesi dopo l’uscita americana, arriva finalmente in Italia “Kung Fu Panda 2”, sequel del fortunatissimo film d’animazione Dreamworks, che aveva reso famoso un panda tanto goffo quanto simpatico, destinato a diventare un eroe…


In questo secondo episodio Po, appena divenuto Guerriero Dragone, si gode il suo momento di gloria insieme ai Cinque Cicloni, i maestri di Kung Fu, divenuti suoi fidati amici. Intento a trovare la Pace Interiore, con l’aiuto del maestro Shifu (suo mentore), Po rimarrà scosso da una sconvolgente rivelazione sul suo passato, anche abbastanza immaginabile (vedendo il film capirete il perché…), e si ritroverà costretto a combattere contro un nuovo nemico…

Lord Shen, un oscuro e inquietante pavone bianco ha preso, infatti, il potere nella Valle dei Cancelli e intende utilizzare una formidabile arma segreta per conquistare la Cina e distruggere definitivamente il Kung Fu!

La Dreamworks Animation, fondata tra gli altri da Steven Spielberg e Jeffrey Katzenberg, è, a tutt’oggi, una della maggiori case d’animazione cinematografiche; probabilmente, seconda solo alla Disney Pixar.

La sua caratteristica principale, che è poi quella che l’ha distanziata dalla Pixar e dominata nell’ultimo decennio, è stata quella di creare dei cartoon che fossero maggiormente godibili per gli adulti, che per i bambini.

Questo input, ha portato al cinema dei personaggi ironici, divertenti e, spesso, politicamente scorretti. Senza dimenticarsi di sfatare dei miti, quali le fiabe classiche e i b-movie fantascientifici, trasformandoli in parodie estremamente comiche, al limite della satira, rispettivamente con la saga di Shrek (2001/2010) e Mostri Contro Alieni (2009).

Nel 2008 è arrivato “Kung Fu Panda”, diretto da Mark Osborne e John Stevenson, che ha segnato una svolta decisiva nel cammino della casa. Dimostrandosi uno dei suoi progetti maggiormente riusciti, il film è stato in grado di unire gli elementi comici caratterizzanti ad un alto livello di sensibilità ed emozione, che solo la Disney riusciva ad ottenere.

L’esperimento è stato ripetuto nel 2010 con l’acclamato “Dragon Trainer”, anche se il risultato è stato piuttosto fallimentare.

Il compito di ripetere e, magari, incrementare il successo e la qualità del primo “Panda”, è stato stavolta affidato a Jennifer Yuh, che aveva già lavorato al primo episodio e ad altri film d’animazione.

La regista è stata in grado di rivitalizzare le ottime specifiche del primo capitolo, ottenendone un secondo decisamente potenziato.

La vicenda intima e personale di Po entra davvero nel vivo, aumentando la profondità emotiva della storia.

E mentre continuano le sue lotte interiori, lui e i Cicloni abbandonano il loro luogo sicuro (la Valle della Pace), per spostarsi in un’imponente città proibita animata (la Valle dei Cancelli), ricreata in maniera perfetta e visivamente strabiliante.

Un mix di dramma e comicità si gestisce perfettamente nella pellicola, regalandoci ancora risate e qualche emozione in più della prima volta.

Da segnalare i reparti tecnici, che creano una visione artistica eccellente, ricreando la magia dei film orientali, con immagini e colori indimenticabili. E anche le musiche di Hans Zimmer e John Powell, che non deludono, neanche questa volta.

Senza nulla togliere a Shrek, “Kung Fu Panda”, e questo seguito in particolare, raggiungono la vetta più alta nella filmografia della DreamWorks.

E stando al finale del film, pare che avremo ancora da discutere in merito, nel futuro… Quindi, chissà, appuntamento al terzo capitolo!





giovedì 18 agosto 2011

MOVIES 2011 #1 - Hanna

Hanna, di Joe Wright

Uscita: 12 AGOSTO 2011

Hanna è un’adolescente, cresciuta dal padre, ex agente della Cia, in una foresta, in totale isolamento dal mondo reale. L’uomo l’ha educata e addestrata, per assicurarle le massime abilità fisiche e psicologiche che, una volta cresciuta, le permettano di difendersi dal nemico; trasformandola in una giovane killer specializzata. Hanna si troverà costretta ad abbandonare il padre e finirà in giro per l’Europa, in fuga dall’agente Marissa Wiegler, che ha dei conti in sospeso con il padre e vuole catturarla, ad ogni costo...

Joe Wright è, a fuor di dubbio, un regista di talento. L’avevamo già appurato con "Orgoglio e Pregiudizio" ed "Espiazione", primo e secondo lungometraggio (decisamente di alto livello) che l’hanno portato al successo. Dopo la sua specializzazione iniziale in film in costume, appunto, non era impensabile prevedere dei passi falsi in “Hanna”, suo quarto film, appena uscito in sala. In primo luogo, perché è già abbastanza difficile dare una normale definizione di genere a questo film. Perchè ci troviamo davanti ad un’opera eclettica e particolare.

Al contrario di quello che ci si poteva aspettare, Wright è riuscito perfettamente a maneggiare questa strana materia che, minimizzando, potrebbe sintetizzarsi come un semplice thriller. In realtà, c’è dietro una una favola horror, condita di action ed elementi thrilling, in cui il regista tira fuori un sorprendente talento visionario nascosto; tanto da creare atmosfere costantemente in bilico tra reale e immaginario, come solo mastri del calibro di Tim Burton o Terry Gilliam riescono a fare. Inoltre non mancano, nel film, continui riferimenti alle fiabe e, in particolare, ai fratelli Grimm.
Il cast poi, non delude le aspettative. La lanciatissima Saoirse Ronan, nel ruolo di Hanna, interpreta con forza e tenacia la giovane assassina, riuscendo a far trasparire comunque umanità, attraverso le sue emozioni. Dopo la straordinaria prova in "Amabili Resti" di Peter Jackson, la Ronan aggiunge anche questo particolarissimo personaggio alla sua filmografia (già di tutto rispetto, per la sua giovane età) e si conferma come una delle più talentuose attrici della nuova generazione.

A farle da contraltare, nel ruolo di Marissa, troviamo l’inossidabile Cate Blanchett che, con qualche ruga in più (stavolta), non manca di impersonare con gelida freddezza e notevole mimica facciale, il personaggio negativo per eccellenza.

Eric Bana, che interpreta Erik il padre di Hanna, non regge appieno il confronto con le due attrici, pur non offrendo una prova completamente deludente.

Tutto il film elabora un confronto tra il fiabesco e il realistico, due aspetti che si incontrano e si scontrano, fino a fondersi. Nella resa dei conti tra Hanna e Marissa, l’ambientazione della casa dei Grimm e del parco giochi semiabbandonato, ci regalano una visione sognante e onirica; che si fa, però, cupa e scioccante, contaminata dagli orrori della violenza di un brutale omicidio e del pericolo di morte che entrambe corrono.

Un risultato indubbiamente riuscito e originale, quindi, per il regista inglese, che tornerà in sala, non prima del 2012, nientemeno che con il nuovo adattamento di "Anna Karenina", in cui ritroverà la Ronan e la sua musa Keira Knightley, che sarà la protagonista.